Tara ha molte anime. Tara è fatta da molte anime. E continua a crescere.

Tara ha molte anime.
Accurata capacità di analisi, idee visionarie e audaci, solide competenze tecniche e qualche cambio di direzione: è questo il pacchetto che offriamo ad ogni cliente. Heike, con la sua attitudine a considerare le cose sotto diversi punti di vista, sviluppa soluzioni creative e convincenti. Andreas, con il suo modo ponderato e pacato, fornisce una visione concreta e analitica. E questo modo di lavorare, oscillante e multidirezionale, caratterizza tutto il team tara.
A prima vista può sembrare strano passare di continuo dagli aspetti estetici e concettuali a quelli funzionali e analitici in maniera apparentemente incoerente. Tuttavia è proprio lavorando contemporaneamente sui vari livelli, senza bloccarli in un ordine rigido, che abbiamo ottenuto i risultati migliori.

Tara è fatta da molte anime.
Per tutta la durata degli studi universitari, fino alla laurea nel 2005, Andreas Zanier e Heike Pohl si ritrovano seduti l’uno a fianco dell’altra: stessa facoltà, stessi corsi, stessa aula (az4). È così che ci si impara a conoscere, è così che prendono forma i primi lavori congiunti. Dopo l’università Heike decide di fare esperienza all’estero, Andreas invece rientra a Merano, dove inizia ad inserirsi nel panorama architettonico altoatesino. Nel 2011 iniziano a lavorare insieme, a Merano, con il nome di tara: è l’avvio di una collaborazione proficua e duratura. Di anno in anno il loro studio si arricchisce di una testa, un cuore e due mani… un nuovo collaboratore, insomma. Ad oggi il team tara è diventato un bel gruppo, formato da persone sveglie e curiose che si approcciano con entusiasmo ad ogni progetto e si impegnano a più mani per realizzarlo.

...e continua a crescere.
Andreas e Heike sono convinti che la varietà costituisca un elemento di valore. “Di ogni nuovo collaboratore, apprezziamo gli elementi di novità che apporta al team. Consideriamo lingua, formazione, origine, esperienze lavorative e prospettive di crescita di ciascuno come un contributo importante per le nostre risorse, per le nostre energie: una sorta di “batteria collettiva” che ci fa avanzare di anno in anno. E quando le cose si fanno stressanti e difficili, quando ci sono dei picchi di lavoro, siamo contenti di essere in tanti. Di essere in tanti, e tutti diversi: perché in questo modo ognuno può apportare il proprio contributo, facendo in modo che tara dia sempre il meglio di sé.”